Bernardino Luini e i suoi figli

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Una grande retrospettiva inerente ad uno dei più noti pittori lombardi del Rinascimento è visitabile fino al 13 luglio 2014 a Palazzo Reale.

La mostra, curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, delinea con meticolosa cura la carriera artistica di Bernardino Luini,artista proveniente da Dumenza, piccolo paese sul Lago Maggiore.

Il percorso cominicia  con alcune opere dei  grandi maestri che hanno profondamente influenzato il suo stile fin dagli esordi come Foppa e Bergognone,  dai quali Luini assorbì  il realismo e il sapiente uso della luce dal primo;  la caratterizzazione  plastica e talvolta severa della figura umana dal secondo.

Luini successivamente approdò ad una pittura caratterizzata  da una  resa rarefatta dell’atmosfera, dove gli  sfondi paesaggistici, carichi di intenso lirismo,  sono derivati dalla tradizione veneta.

Successivamente si passa al contesto milanese, dove Luini si stabilì dal 1500.

Luini fu grande pittore di affreschi per alcune chiese milanesi; particolarmente famosi e suggestivi sono quelli realizzati nella chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore.

Nel capoluogo lombardo si avvicinò in particolar modo allo stile pittorico quasi caricaturale del Bramantino, all’attenzione per la maestosa ed imponente resa prospettica delle architetture bramantesche e infine allo sfumato e alla sensibilità leonardesca.

Una sezione è dedicata anche all’influenza romana ed in particolare alla figura di Raffaello di cui assorbì la maestria nella ritrattistica.

La mostra raccoglie oltre duecento opere, provenienti soprattutto dalle raccolte milanesi ( Pinacoteca di Brera, Ambrosiana, Poldi Pezzoli, Castello Sforzesco) ma sono presenti anche opere  ottenute tramite significativi prestiti (Louvre, Albertiana di Vienna, National Gallery di Washington).

Molto suggestiva la sala delle Cariatidi, dedicata alla carriera del figlio Aurelio Luini,  dove sono presenti anche  pregevoli opere appartenenti a importanti chiese milanesi.

Viene dunque delineata la poliedricità e versatilità di quest’artista, capace di assorbire, assimilare e rielaborare in maniera del tutto originale e personale le principali caratteristiche dei pittori del suo tempo, realizzando opere cariche di dolcezza, luminosità, in un’armonia tra idilliaci sfondi paesaggistici, maestose architetture e caratterizzazione psicologica degli stati d’animo dei protagonisti.