Burne Jones tra mito e simbolismo

Edward Burne -Jones La testa funesta 1886-1887 Stoccarda, Staatgalerie
Edward Burne -Jones
La testa funesta
1886-1887
Stoccarda, Staatgalerie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Mira Carboni

La minacciosa testa di Medusa pietrificava e conduceva inesorabilmente alla morte chiunque la guardasse.
L’ unico modo, per poter sopravvivere, era osservarla attraverso una superficie riflettente.
Perseo e Andromaca, davanti a un marmoreo pozzo si stringono le mani, come a testimoniare la loro eterna unione e intanto guardano la terribile testa di Medusa che si riflette, insieme ai loro volti, nell’ acqua del pozzo.
La scena si svolge sullo sfondo di un orto i cui alberi impediscono la vista del paesaggio circostante, conferendo alla scena una sensazione di chiusura, attesa e sospensione.
Burne-Jones, il più famoso artista della corrente inglese dei Preraffaelliti ci regala
un’ immagine magica stretta tra mito, simbologie e sinuosità liberty.
L’ opera fa parte di un ciclo rimasto inconcluso dedicato a Perseo e realizzato tra il 1870 e il 1898 per la sala della musica del palazzo di Sir Arthur Balfour.
Le armoniche e luminose fisionomie dei personaggi guardano ma non sanno di essere guardate, in un metaforico gioco tra immagine, riflessione e meditazione sul destino umano